Sintobiografia e sintoscritti di Silvia Baiocco

 

 

La noia non fa parte del mio essere
Ogni avvenimento è uno spettacolo da guardare, sentire, annusare
Ogni dettaglio una nuova emozione che spesso fermo con uno scatto
Entro ed esco dai sogni
Respiro e ringrazio la vita ogni istante per avermi dato modo di esistere e di avere un corpo nel quale custodisco il mio spirito
Con il corpo uso tutti i sensi
Sono attratta dai colori
Mi vestirei di parole e musica
Ascolto la gente, mi piace viaggiare dentro storie di ogni genere
Talvolta sto in disparte ho bisogno di raccoglimento per curare il mio piccolo giardino interiore
Avverto ogni variazione di umore, sono in contatto simbiotico con il mondo che mi ospita
Talvolta credo di avere una pelle troppo sottile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

” È notte sono sveglia osservo le tue mani dormire su di me
sono dure,
legnose,
immense
Delicatamente hanno percorso ogni forma senza scivolare
hanno sfiorato centimetri di pelle bianca
hanno scelto luoghi che non conoscevano tenerezza
Solo ora affiora in me ogni contatto
e per la prima volta sento i miei contorni… “

 

 

 

 

 

 

 

 

Chi parla con il cuore semina vita

Silvia Baiocco

Silvia Baiocco

 

Mi sento esplodere sotto la tua luce
Assorbo molecole in cui sei
Ti sento vibrare in parole a lungo attese e che
solleticano
inondano
risalgono avvolgendo il vuoto
Guardo incredula questo germogliare inarrestabile
Non voglio più fermarmi né guardare indietro

Lo faccio per me
Pensando a te
Sarà per noi

 

 

 

 

 

 

La scelta

Occhi pieni di cielo e vento
Chiusi in buie orbite tempestate di sogni scivolosi
Guardano freddi lunghe distanze e non piangono più
Le tue mani forti si muovono rapidamente
Fanno gesti immaginati e ripassati a memoria
Trovano pace e stringono il cuore nero pesto fino a soffocarlo
Nessuna parola più
Si affollano tutte in testa
Come formiche in fuga
Qualcuna riesce a scappare
Qualcuna resta sospesa
Qualcuna dice amore
Le grida mute e lontane non possono raggiungerti
Sono potenti,
disperate
ma si rincorrono attorcigliandosi invano
Dalla gabbia escono silenzio e nuvole
Pronte a disperdersi ed occupare spazio
Ora sei ovunque
Senza peso
Lontano dal dolore
Lasci mucchi sparsi di ricordi
La vita continua per chi resta
I nostri piedi per terra attratti dalla forza di gravità
alla quale tu hai dato un calcio

A Pascal
 

 

 

Pixshark

Pixshark

Rosso

L’espansione materna si arresta
si contrae
si contorce
e disperde
i seni gonfi pronti
si svuotano
grumi di sangue scuro
offeso
bagnano il mondo
la donna è prostrata
il dolore le trafigge il ventre
gli anni le respirano accanto
sono pieni di semi fecondi
respinti
rosso pomodoro
le scivola fra le dita
svegliando ricordi