Sintobiografia e sintoscritti di Fabrizio Megna

Sono nato il 2 luglio del 1971 a Catania ma ho sempre vissuto a Torino, città grigia e industriale ma piena di fermento.
Ho studiato materie tecniche ma sognavo di essere un poeta bohemien.
Amo la poesia e la letteratura, Kafka ed Hesse i miei preferiti, Verlaine e Baudelaire i miei adorati. Non ho fatto niente di particolare nella mia vita.
Volevo andare a Londra a fare il bassista punk; ricordo che alle elementari ho disegnato un sole viola, ero già anticonformista.
Ho fatto il militare di leva a Beirut nei corpi speciali e immaginavo di scrivere la cronaca di quello che stavo vivendo, come Oriana Fallaci.

 

 

 

 

 

 

 

 

” Sfiorami coi tuoi occhi
Sfiorami coi tuoi pensieri
Non toccarmi con inutili idee “

 

 

 

 

 

 

A Pascal

Cinquecento son troppi,
sono per le cose intime.
quello sguardo rapito,
quella gocciolina sul parabrezza che scivola e sembra fermarsi.
quel pensiero tradito,quel discorso mai fatto.
quell’italiano sbagliato tra sintassi e grammatica,ma le emozioni sono di tutti.
non sono per le percentuali ma per le percezioni,non dimentico un volto neppure un emozione.
seguo quello che mi va’,scusate le ripetizioni e il vago senso di nullità.
metto le virgole dove mi va’,ma continuo a scrivere nonostante quella melodia che mi ronza in testa.

 

 

 

 

 

 

 

Silenzio che urla

Da Civiltalaica.it

Da Civiltalaica.it

 

 

Nei silenzi corro da te.
La strada è lontana.
Chiudo i profondi dolori
dentro i ricordi.
La pioggia cade leggera
e lava le epidermidi.
Sento odori lontani
di quando ero bambino.
Quando scorro le dita sul tuo pensiero,
prendo vita da te.
Ma mi fermo un istante,
nei tuoi sorrisi.
Istante eterno, nel mio ricordo.
Silenzio che urla,
assordando le menti.

 

 

 

 

Al mattino

Stropiccio i nodi della vita.
Quei sogni quasi reali.
Districo gli amori
Uccido gli ignavi.
Ti bacio mille volte lentamente,
Sempre diversamente.
Uccido l’uccello che mi canta ,
Fortemente e intensamente.