Sintobiografia e sintoscritti di Francesco Ruffino

ruffinoNato 52 anni fa a Catania, terra di fuoco, non so ancora dove morirò, se in mare o in cielo; anima ribelle fin da sempre trovo nella scrittura un motivo di riflessione. Saper usare le parole senza capirne la profondità serve solo ad allietare l’anima ma non a discuterla. Descriversi è sempre complicato quando solo tu riesci a vederti come sei fatto davvero. Spesso mi nascondo dietro un sorriso per rifuggire i pensieri più turbolenti. Non mi occupo di quello che gli altri pensano di me ma di poter dormire la notte in sintonia con la mia coscienza. Vivo dell’essere perché avendo avuto, ne ho compreso l’effimero e credo che essere se stessi sia sempre il primo passo perché gli altri si accorgano che esisti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

” Ah la notte… come vorrei non esistesse!
Fuoco che accende senza fare luce
passione rovente priva di calore
sonno rubato al divenir dell’alba “

 

 

 

 

 

 

 

Non mi fermerò

Fa male sentirsi isolato e innocente
un gesto con la mano dietro il vetro dell’indifferenza
del chi sa e non dice
di chi chiama invidia e brucia dannato
allontanarsi nel silenzio del dolore
di ciò che non è stato
un treno bardato che passa veloce
senza fermarsi alla mia stazione
un respiro profondo e la consapevolezza del sè
del voler vivere a tutti i costi
del riprendersi i propri valori
d’esser pronto a donarli
a chi sa ancora leggermi dentro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vorrei dirti

Lovers moon, Megan Duncanson

Lovers moon, Megan Duncanson

 

 

Parole fatte di miele e rosa
prendere in mano il tuo cuore
e sentirlo battere
danzare con te
senza memoria
e stanchi d’amore
ricominciare

 

 

 

 

 

 

 

Fa male…

Sentirsi isolato e innocente
un gesto con la mano dietro il vetro dell’indifferenza
del chi sa e non dice
di chi chiama invidia e brucia dannato
allontanarsi nel silenzio del dolore
di ciò che non è stato
un treno bardato che passa veloce
senza fermarsi alla mia stazione
un respiro profondo e la consapevolezza del sè
del voler vivere a tutti i costi
del riprendersi i propri valori
d’esser pronto a donarli
a chi sa ancora leggermi dentro.

 

 

 

 

 

Senza titolo

Non vi è peggior pena
che ricordare la propria felicità
quando con essa è sfiorito
il desiderio di goderne insieme a te
ogni istante.