Sintobiografia e sintoscritti di Cinzia Soffientini

CINZIA SOFFIENTINIDisegnatrice grafica di Milano,
vivo nella mia città ritagliata su misura per me.
Amo la creatività nelle sue svariate forme
e tutto ciò che mi travolge di passione.
Agro-dolce, paziente-severa, pragmatica-sognatrice, riflessiva-impulsiva.
Un’inguaribile imperfetta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

” … Mi addormentavo così, ascoltando quella parte di mare dentro di me.
Sapeva donarmi le sue braccia e come ali leggere, cullandomi, mi sollevava da quegli abissi bui, tormentati da incubi, che come sassolini, venivano portati a riva dalle onde… “

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dedicato alla sua luna

Era solito vestirla con eleganza per invitarla nei suoi sogni.

 

 

 

 

 

 

 

Un destino ritrovato

Ho percorso la notte, nei vicoli bui,
a stretto contatto con la morte,
solo così ho potuto stringere
amicizia con lei,
e finalmente non temerla più.
E quando esausta mi sono seduta
negli angoli della vita,
mi sono inventata un sogno,
dove potermi sentire una persona migliore,
una guerriera pronta
a riprendersi la propria vita.

 

 

 

 

 

 

 

A Pascal

Con passo felpato ti avvicini.
Sono qui per te.
Possiedimi.
Circondami di brillante mistero.
Imponimi la tua presenza.
Non voglio sottrarmi.
Concedimi una sola possibilità di scelta.
Coccolami o maltrattami.
Non hai mezze misure.
Il tuo silenzio.
Una melodia notturna.
Costringimi a mettermi a nudo.
A fare i conti con me stessa.
Confesso retroscena proibiti.
Li gusto, mordendoli.
Assaggio le mie labbra color del sangue.
E’ troppo anche per una come me.
Devo fermarmi.
Ma so che domani ti ritroverò.
Qui.
Come sempre.

 

 

 

 

 

Mani in tasca

Colme di sogni palpabili, vuote di un futuro solo immaginato, smarrito lungo il cammino.
Troppo giovane lui, troppo veloci quei passi sul filo del rasoio.
E poi la fine. La fine del suo mondo oltre la dimensione di quel tempo sfuggito di mano, tristemente dissolto nel nulla.

 

 

 

 

 

 

 

 

Una strana quiete

… Lo stava divorando.
Immerso nella penombra e nel fumo, avvinto da pensieri scomodi, come la poltrona sulla quale giaceva, fissava il vuoto eseguire un girotondo con la malinconia, mano nella mano, come amici insostituibili.
Il suo sguardo all’improvviso cambiò immagine, focalizzando quell’oggetto freddo, inanimato di fronte a lui.
Cominciava ad odiarlo, di un odio misto a compassione, quasi come quella sensazione che provava per se stesso.
Si alzò, avvicinandosi allo specchio, speranzoso di trovare risposte almeno da lui, da quel viso speculare che severamente lo scrutava.
Ma tutto ormai intorno taceva. Nessuna risposta. Un tormento smussato da speranze ormai dissolte.
Solo un desiderio, l’ultimo. Lasciarsi alle spalle gli errori irrecuperabili del passato per poter rinascere nella luce di una nuova aurora.

 

 

 

 

 

 

 

Lussuria

Possedersi, disegnando con gli sguardi gli intrecci dei nostri corpi,
spogliandosi di quelle spine di pregiudizi
che inibiscono istinto e passione.
Stordirsi anima, corpo e sensi.
Innaffiarsi di quei baci solo nostri.
Lasciarli scorrere su di noi come puro nutrimento.
Trattenere il respiro, in apnea,
immersi dentro un’alta marea vitale e lussuriosa.
Quelle gocce di passione che idratano le nostre anime
e le fanno rinascere ogni volta che si uniscono.
E quando gli sguardi si allontanano,
saperli catturare una volta ancora con maestria
e sorvolare quelle vie del piacere
che ci fanno riscoprire peccatori.

 

 

 

 

 

 

 

A. Razoomovsky

Semi- libertà

Vorrei gridarlo al vento il tuo nome, sentirmi libera di farlo, invece è tutto qui, custodito dentro me.
E questa voglia prigioniera vorrebbe liberarsi da queste catene ma fa a pugni col buonsenso.
Ma i nostri cuori, loro si che sono liberi di prendere il volo.
E le nostre anime fanno da eco ai nostri pensieri, puri e sconci
che unendosi all’unisono ci permettono d’amarci.