“Un posto da chiamare casa” Marina Bellini

07/07/2016 da vittorialices

 

 

 

Paola Quattropani

“Insoddisfatta, vivo migrando, mi adatto per un po’, ma vince sempre la voglia di scappare”.

 

 

 

 Un posto da chiamare casa

Da quella quieta cittadina di provincia ho sempre desiderato scappare; sempre tutto uguale; lunghi pomeriggi spesi a leggere, fare e disfare puzzles, camminare con le amiche per vie assolate. Il senso di non appartenere sempre presente, strisciante. Sono venute poi altre cittadine, nebbiose o piovose. Le ho amate e odiate allo stesso tempo. Dopo un po’, quando tutto sembrava andare bene, ecco ritornare la voglia di scappare. Sono invecchiata, sono stanca di traslochi, di persone e cose lasciate indietro, eppure so già che dove sono ora è solo un nido temporaneo. Non so dove andrò, ma la serpe sta già strisciando.

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