“Buono maggio” Franco Roberto Rinaudi

02/05/2016 da vittorialices

 

 

Fabio Vettori

Fabio Vettori

 

 

Formicolia, una piccola formica argentina dell’entroterra Ligure, uscì di maggio a far provviste per il formicaio.
Vide un formichiere sdraiato su di un telo di fòrmica e si nascose.
Piangeva il tapino e allora la formichina, mossa a compassione, lo raggiunse e gli chiese perché lacrimasse.
«Ho una spina conficcata nella lingua non posso mangiare ».
Formicolia, formica premurosa volle aiutarlo. Tanto fece che riuscì a levargli la spina.
«Ora, a rigor di logica, ti dovrei mangiare; invece per ringraziarti voglio farti un regalo».
E le regalò un buono omaggio valido per un mese.
Formicolia, che fremeva dalla gioia, andò con le compagne al supermercato prospiciente il formicaio e si fece consegnare provviste alimentari per cento euro.
Da quel giorno, ogni primo maggio di ogni anno, fecero una grande festa, quelle lavoratrici,
chiamandola “La festa del Buonomaggio”.
E tutti vissero felici e contenti.

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